Manuale per la lettura e la comprensione del giapponese nei manga.

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Published on 08 Aprile, 2013 with Nessun commento

Manga e Anime

Manuale per la lettura e la comprensione del giapponese nei manga.

 


Come si legge il giapponese transliterato in caratteri latini?Prima di tutto, per transliterazione si intende la rappresentazione in caratteri latini della pronuncia delle parole, modo utilizzato anche dai giapponesi che lo chiamano romanji.
La trasliterazione, per non portare a confusione, segue alcune regole piuttosto semplici in modo che la lettura della pronuncia diventi il più naturale possibile.  In linea di massima la parola transliterata si legge come in italiano (possono cambiare alcuni accenti), ci sono però alcune sillabe che seguono regole diverse da quelle della nostra lingua, questa piccola guida utilizza la transliterazione Hepburn (la più utilizzata ed anche la più semplice da leggere). Ecco le più importanti regole di lettura: La sillaba ch+ (cha, che, chi, cho, chu) si legge come fosse ci+ (cia, cie, ci, cio ,ciu). La sillaba h+, che in italiano non esiste, si legge con l’h aspirata (dando l’accento sulla vocale). Il dittongo “ou” si legge come una o allungata (viene usata anche la scrittura “oo”). Viene usato raramente il dittongo “ei” per rappresentare una “e” con suono prolungato.
La sillaba ts+ si legge come la z+ (p.e. tazza).
La sillaba z+ si legge sempre come ds+ (p.e. zaino) e non come ts+ (p.e. tazza). La sillaba sh+ si legge come sci+. La sillaba s+ si legge sempre con la s di seta. Due particelle del discorso giapponese “wa” e “wo” (la transliterazione più correta è “o”), la loro pronuncia è modificata come fossero “ha” e “o”.
La vocale “u” è molto debole, spesso non viene nemmeno pronunciata, ma nei pochi casi in cui la si deve leggere il suo suono è molto simile a quello della u gutturale (la “u” di alcuni dialetti italiani). La consonante “n” è sempre nasale e il suo suono è debole. Dizionario delle parole manga/anime anime, pronuncia: animè
Animated Video, viene usato per indicare tutti i cartoni animati giapponesi.
Si scrive anche: anime’. –
chansuffisso, equivale al diminutivo vezzeggiativo italiano. Si usa con il nome di persone o di animaletti a cui si tiene.
Doujinshifanfiction sono le storie, scritte da appassionati, che prendono spunto da serie manga già famose.fansubsono le videocassette con dialoghi originali, ma con i sottotitoli inseriti da appassionati nel loro tempo libero e senza scopo di lucro. Infatti queste produzioni sono solo oggetto di scambio.
Furigana piccolo testo in hiragana scritto sopra agli ideogrammi in kanji, descrivendone la pronuncia, viene inserito per scopi didattici in modo da facilitare la lettura ai bambini. (ma come ben sappiamo aiuta molto anche noi poveri occidentali!)
hentai eroticoI manga a sfondo erotico/sessuale, però senza scendere nel pornografico. 
idolgiovane promettente nel mondo dello spettacolo che viene aiutato a diventare famoso da una casa discografica solo per pochi anni e poi abbandonato a se stesso. Finiti gli anni del successo , vengono quasi sempre dimenticati.

Mangasono i fumetti giapponesi. Letteralmente significa: parola divertente (ridicola) mangaka disegnatore di manga mecha
qualsiasi mezzo o attrezzatura tecnologica
OAV/OVA Original Animated Video, sono dei film di animazione prodotti esclusivamente per il mercato casalingo.
Otakusignifica “fan sfegatato”. Lo si può usare per indicare gli appassionati di qualsiasi genere.
In giapponese il termine ha un valore negativo, mentre i fan non-giapponesi se ne appropriano come fosse un simbolo di onore.
La parola “otaku” in origine significava “la casa altrui” e veniva usato per indicare la gente.
-san suffisso, signore/a (più familiare di -sama)
-sama suffisso, signore/a (più onorifico di -san)
-seiyuu doppiatore Curiosità: in Giappone i doppiatori dei personaggi di anime sono molto famosi, pubblicano dischi e fanno concerti.
sensei maestro o professore, è un suffisso di riverenza e rispetto. Sentai d’azione, si usa per indicare tutte le storie d’azione in cui i personaggi principali sono eroi mascherati o personaggi che combattono usando le arti marziali.
Senpai anziano E’ un appellativo di rispetto usato dagli studenti giovani per rivolgersi a quelli degli anni superiori.
shojo [shoojo, shoujo] per ragazze, di solito nella frase “shoojo manga”, che significa “manga per ragazze”. Indica un genere di produzioni, che per i contenuti è particolarmente adatto ad un pubblico amante delle storie romantiche.  

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