Riportiamo dal sito di “la stampa.it”
Molte guerre si risolverebbero grazie ad atti di buona volontà unilaterali. Nella guerra dei brevetti, senza morti ma cruenta, questo atto di buona volontà sembra arrivare da Google. Il motore di ricerca annuncia di “prendere posizione su software libero e brevetti”, giurando che non citerà in giudizio titolari di prodotti open source per rivendicare brevetti specifici, a meno che non sia attaccata per prima. Si riserva, insomma, la legittima difesa, ma nessuna iniziativa autonoma.
Questa politica si chiama ’Patent Non-Assertion Pledge ’ e sarà inizialmente applicata a 10 brevetti relativi a MapReduce, un modello per l’elaborazione di grandi quantità di dati. BigG si è dunque impegnata a non portare in tribunale qualsiasi utente, distributore, o sviluppatore di software open-source basati su brevetti riferiti a MapReduce .
per la news completa visita il sito: http://www.lastampa.it/2013/03/29/tecnologia/google-apre-i-suoi-brevetti-al-software-libero-p0kik7JLoElHkSKzWAsbCL/pagina.html
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