Ve lo ricordate?
Io ci passavo le ore!!
Le tabelline sono elemento fondamentale della matematica, per i ragazzi con DSA è molto difficile riuscire ad impararle, non scoraggiamoci e comunque proviamoci lo stesso…..
…..se i ragazzi non ci dovessero riuscire, NO PROBLEM, c’è la tavola pitagoriga, strumento meraviglioso, CHE DEVONO, avere sempre a portata di mano
1) Corredare il testo di immagini, schemi, tabelle, ma in modo chiaro e lineare, senza “affollare” le pagine.
2) Usare le intestazioni di paragrafo per i testi lunghi.
3) Usare se possibile lo STAMPATO MAIUSCOLO. E’ più facilmente leggibile (perchè stanca meno la vista) per chiunque!
4) NON usare l’allineamento giustificato: lo spazio variabile tra le parole non aiuta i loro movimenti saccadici.
5) Non spezzare le parole per andare a capo.
6) Andare spesso a capo, magari dopo ogni punto di sospensione (capoversi).
7) Distanziare sufficientemente le righe (usare un’interlinea abbastanza spaziosa).
8) Usare fonts del tipo “sans sarif”, cioè “senza grazie”.
Il Times New Roman, ad esempio, è quello che di default si utilizza in Word, ma non è indicato. Nel nostro Pc ci sono già fonts sans sarif, basta controllare che abbiano segni “puliti”, senza lineette aggiuntive, come ad es. il Comics, il Verdana, il Georgia, l’Arial.
Un elenco dei sans sarif più comuni lo potete vedere qui (tratto dal sito http://www.graficainlinea.com/pagine/grafica/Font.html)
Attenzione, però: in alcuni di questi fonts la “i” maiuscola e la “elle” minuscola sono identiche! Altri, come il Comics e il Verdana li mantengono invece distinti (come eccezione, la sola I maiuscola ha le grazie).
9) Impostare il font in un formato (“corpo”) abbastanza grande: se un corpo di 12 punti può essere accettabile per il Verdana maiuscolo, per altri tipi di font più piccoli potrebbero servire almeno 14/16 punti.
10) Se possibile, usare il grassetto e/o colori diversi per evidenziare le parole chiave ed i concetti più importanti, o per raggruppare (nel caso dei colori) concetti e contenuti tra loro correlati. Come per il punto 1, però, attenzione a non esagerare: il testo deve essere chiaro, “pulito”, senza inquinamento visivo.
L’organizzazione dei testi e il lessico:
1) Usare frasi brevi, evitando le subordinate e preferendo, piuttosto, le coordinate.
2) Non usare doppie negazioni.
3) Fare attenzione alle frasi con troppi pronomi: costringono ad inferenze ed aumentano il carico cognitivo, a scapito della strumentalità di lettura.
4) Nei testi informativi/di studio raggruppare le informazioni per blocchi tematici.
5) Nei testi narrativi sostituire gli eventuali flash-back con un più semplice ordine cronologico.
6) Cercare di evitare testi troppo lunghi: max 250 parole per pagina.
7) Per quanto possibile, usare forme attive e al modo indicativo.
8) Usare un lessico semplice, in base all’età e alle difficoltà dell’alunno.
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